Lunedì 23 maggio il parco di Via Lago Gerundo sarà intitolato ad Antonio Montinaro
12/05/2022
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Segreteria

Lunedì 23 maggio, alle ore 11.00, sarà allestita una cerimonia per intitolare il parco di Via Lago Gerundo ad Antonio Montinaro.
L'iniziativa è proposta congiuntamente dall'Amministrazione comunale e dall'Istituto comprensivo "Falcone e Borsellino" di Offanengo con il diretto coinvolgimento degli alunni della Scuola primaria padre Reginaldo Giuliani di Madignano.
Chi era Antonio Montinaro
Assistente della Polizia di Stato, era il capo della scorta di Giovanni Falcone. Viaggiava nell'auto guidata da Vito Schifani. Originario di Lecce, figlio di un pescatore, aveva 30 anni quando, il 23 maggio
1992, venne ucciso dall'esplosione sull'autostrada A29 all'altezza dello svincolo per Capaci. Lasciò la moglie Tina, ora una delle promotrici dell'associazione vittime di mafia, e due bambini.
Nel suo lavoro Antonio era "professionale" così come gli altri suoi colleghi. Riferendosi alla sua rischiosa mansione di scorta al giudice Falcone commentò: "Chiunque fa questa attività, ha la capacità di scegliere tra la paura e la vigliaccheria. La paura è qualche cosa che tutti abbiamo: chi ha paura sogna, chi ha paura ama, chi ha paura piange. È la vigliaccheria che non si capisce e non deve rientrare nell'ottica umana”.
Era, quindi, un uomo cosciente dei rischi che correva ma innamorato dello Stato ed è diventato un esempio del coraggio e dell'abnegazione della Polizia di Stato.
In sua memoria il Comune di Calimera ha intitolato una piazza ed eretto un piccolo monumento costituito da un masso estratto dal luogo dell'attentato e da un albero di mandarino di Sicilia.
Lo Stato ha onorato il sacrificio della vittima con il conferimento della medaglia d'oro al valore civile e con il riconoscimento concesso a favore dei suoi familiari dalla legge n. 302/90 e dal Comitato di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso di cui alla legge n. 512/99.
